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mercoledì 24 giugno 2009

Pellet radioattivo. Le analisi dell'Arpa Piemonte: livelli molto bassi e lontani dalla soglia di rilevanza radiologica.


Riporto pari pari il comunicato stampa dell'ARPA Piemonte (Azienda Regionale per la protezione Ambientale) sulle analisi effettuate ai famigerati pellets. I livelli sono bassi e lontani dalla soglia di rilevanza radiologica.
CONTAMINAZIONE RADIOATTIVA CESIO-137 IN PELLET I PRIMI RISULTATI

Arpa Piemonte sta effettuando un'estesa campagna di misure per valutare il contenuto di radioattività (Cesio-137) nei pellet utilizzati in Piemonte.

I risultati relativi alle prime misure effettuate (spettrometria gamma con rivelatori al Germanio Iperpuro), riguardanti due campioni di pellet e uno di ceneri di combustione prelevati a scopo conoscitivo da funzionari di Arpa Piemonte presso utilizzatori privati sono i seguenti:

Tipologia campione

Luogo campionamento

Concentrazione (Bq/kg)

Pellets Naturkraft (Lituania)

Baldissero Torinese (TO)

24,7±2,3

Tree Pellets (nazionale)

Biella

2,44±0,27

Ceneri pellets

Biella

497±48

Si tratta nel primo caso di un campione di pellet della marca che è stata oggetto delle azioni di sequestro preventivo da parte della Magistratura, mentre nell'altro caso si tratta di pellet di un produttore nazionale.

I dati riportati indicano valori di concentrazione nei pellet piuttosto contenuti. Più elevati invece, come previsto, i valori riferiti alle ceneri che, per loro natura, tendono a concentrare i componenti non volatili. Si tratta tuttavia, in tutti i casi, di livelli che sono di molto inferiori a quelli riferiti da alcuni organi di stampa.

Il più significativo rischio ipotizzabile è legato all'inalazione delle ceneri durante le operazioni di pulizia della stufa. Assumendo, per ipotesi, come riferimento il massimo dato di concentrazione nelle ceneri riportato dagli organi di stampa (40.000 Bq/kg), le stime di dose alla popolazione portano comunque a valori molto bassi, assai lontani dalla soglia di rilevanza radiologica. Tale stima di dose non è aumentata in modo significativo dall'eventuale spargimento di ceneri sul terreno e dal conseguente consumo di generi alimentari.

Si precisa che le considerazioni sopra riportate sono prime valutazioni effettuate sulla base dello scenario peggiore, ipotizzato su quanto è al momento noto in termini di massima contaminazione rilevata nelle ceneri dei pellet. Tali valutazioni sono suscettibili di variazioni nel momento in cui dovessero emergere elementi nuovi attualmente non noti.

Fonte del comunicato: http://www.arpa.piemonte.it/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=433

Invito tutti, me compreso, a cercare la famosa linea rossa di qualche post fa ... che divida, in questo caso, il panico da radioattività e l'utilizzo del pellet come risolutore di tutti i problemi energetici.

11 commenti:

Marco *Consumo Meno* ha detto...

ehm.. Vincent... che dire.. . grazie!!! finalmente non sono un incompreso!
Proporrò a breve ricette tipo "Pellets al ragù", "Pannelli fotovoltaici in agrodolce", "fondi etici in salsa piccante"....

ma forse è meglio che resto qui, a trattar di quei 4 temi a me cari accontendomi al massimo di fare un caffè (solare) e di lasciare la cucina alla Gallina. Ciaooo!

Paola ha detto...

Ciao Marco grazie di essere passato...
Trq non è necessario fare catene se lo gradisci puoi ritirarlo ugualmente...
Buona serata un abbraccio

Betty ha detto...

Certo che pur di fare soldi non si guarda in faccia a nessuno!!!
Ho una stufa a pellet da 5 anni e, quindi, da 5 anni uso pellet, non rilasciano il nome delle aziende produttrici però e questo, secondo me, è grave!
Si son limitati a dire che interessa il Piemonte, ma ne siamo sicuri? Basso o no il livello radioattivo credo che comunque la questione è grave!
grazie per l'articolo.

Mel ha detto...

Buongiorno Marco,
Complimenti per il tuo blog! Vorrei chiederti un favore... Sto scrivendo un articolo su come stare fresco nel caldo estivo, senza sprecare troppa energia - stare fresco in modo verde, diciamo. Visto che sei esperto, mi potresti dare qualche consiglio? Esistono siti in Italia che danno consigli verdi su come soppravivere l'estate? Grazie tanto!
Keep up the good work,
Melissa Morozzo (www.theflorentine.net e il mio giornale)

Marco *Consumo Meno* ha detto...

eh si betty... in tutti i settori dove ci son esseri umani e soldi. Ma anche senza soldi sai ... bastano gli essere umani.

Cia Mel! Grazie per esser passata di qui e complimenti anche a te per il tuo blog e per il tuo giornale . Ma che esperto ??? :-D Tutt'altro. Semplice "consumatore". Con i suoi pro e sopratutto i suoi contro.
Non mi viene in mente niente di particolarmente "originale" purtroppo. Personalmente non amo e non uso aria condizionata. Ventilatori (alimentati dai miei pannelli fotovoltaici), l'ombra degli ombrelloni e bere acqua sono le mie uniche modalità di sopravvivenza nel caldo estivo. Mi dispiace non esserti più di tanto di aiuto. Prova a vedere se su ecoblog trovi qualcosa di meglio (www.ecoblog.it). In bocca al lupo!

Mel ha detto...

Grazie! Infatti, non mi viene neanche a me niente di particolarmente 'originale' - guarderò ecoblog.it...
Buonagiornata!

Marco *Consumo Meno* ha detto...

Mel ... prova a cercare anche qui 
http://www.ecozoom.tv/ecoblog/

ciaoooo

Roberta ha detto...

un caro saluto marco, buon we, roberta.

Gigi ha detto...

Il pericolo della contaminazione radioattiva del pellet esisterà sempre. Chernobyl ci ha lasciato una eredità molto pesante. Io mi chiedo perché per l'importazione di legname sono richiesti delle cerificazioni di assenza diradioattività e per il pellet ancora no. Comunque qui: http://www.pelletonline.it/index.php/si-ridimensiona-il-pericolo-per-il-pellet-radioattivo/ ci sono i risultati anche dell'ARPA Veneto e di quella Toscana.

Marco *Consumo Meno* ha detto...

grazie gigi per le tue info e i preziosi link. ciao!

bsnssexpert ha detto...

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