Per i tuoi acquisti online Commercioetico.it

lunedì 15 marzo 2010

Solare termico: meglio i pannelli piani o quelli sottovuoto?

Esistono principalmente due tipologie di pannelli solari termici che vengono offerti sul mercato: i pannelli piani e quelli a tubi sottovuoto (per approfondire sulle tipologie di pannelli: wikipedia) . Quando ho acquistato i pannelli solari nel 2007 non mi ero fatto molte domande. Mi era stata presentata la tecnologia dei pannelli sottovuoto e mi sono affidato a loro. Insomma, quando sboccia l'amore non stai lì a farti tante domande.
Ora Linda, anche lei della provincia di Varese, mi chiede su Facebook quale siano secondo me i migliori. Ho cercato ora, a posteriori, maggiori informazioni.
Ricordo che stiamo parlando di pannelli solari termici (per riscaldare l'acqua domestica, quella di piscine o per riscaldare ambienti) e non di pannelli fotovoltaici che si utilizzano invece per la produzione di energia elettrica.

I pannelli piani
I pannelli solari piani non vetrati hanno il vantaggio di essere poco costosi e di avere un ottimo rendimento in condizioni ottimali di irraggiamento quando la temperatura esterna è alta. A causa della mancanza dell'isolamento il loro rendimento diminuisce rapidamente all'allontanarsi dalle condizioni ottimali. Sono adatti perciò al solo uso stagionale ed esclusivamente per la produzione di acqua calda sanitaria, sono spesso impiegati nel riscaldamento delle piscine (Da Wikipedia)


I pannelli sottovuoto
Collettori sottovuoto differiscono da quelli piani per la struttura. Sono formati, infatti, da tubi sottovuoto costituiti da un doppio vetro proprio come nei comuni thermos: ciò permette di trattenere una temperatura interna molto alta, anche quando all'esterno le temperature sono basse. Sono generalmente dotati di specchio riflettente, posto sotto i tubi sottovuoto, in grado di sfruttare al massimo la radiazione solare. In questo modo una superficie piccola, come può essere quella del collettore solare, determina un grande rendimento. Il collettori solari sottovuoto sono stati studiati appositamente per garantire un livello di efficienza molto alto, non solo in quei paesi in cui il clima è favorevole, ma soprattutto in quelle località in cui le temperature si mantengono molto basse (liberalmente tratto dal sito dell'azienda produttrice dei miei pannelli). Sono più cari rispetto ai pannelli piani.

Non ho esperienza con i pannelli piani. Per i sottovuoto devo ammettere che hanno una buona efficienza anche nei periodi invernali quando il sole scarseggia. D'altro canto nei periodi più caldi se sono assente da casa per qualche giorno devo coprirli se no c'è il rischio ebollizione dell'acqua. Quelli che ho acquistato tra l'altro prevedono l'acqua come termovettore anziché il liquido antigelo che, mi hanno comunicato dall'azienda venditrice, oltre ad essere costoso, è anche una sostanza altamente inquinante. In caso di rotture per grandine c'è un servizio molto rapido (e gratuito) di sostituzione dei tubi (la garanzia è di 10 anni). Per evitare rotture dei tubi e al troppo sole nei periodi estivi i tecnici mi avevano avvertito che c'era anche la possibilità d'installare una sorta di serranda automatica.

So che è difficile dare una risposta secca. Qualcuno preferirà una tecnologia piuttosto dell'altra per diversi motivi: economici, geografici, etici o religiosi. Qualche opinione in più però fa sempre piacere per farsi un'idea.

So che si celano tecnici e appassionati del tema tra i lettori del blog. Avete qualche informazione in più per Linda. Voi cosa consigliereste? Piani o sottovuoto?

20 commenti:

luxus ha detto...

posso dirti la mia esperienza: in sardegna i pannelli a tubi sottovuoto sono un suicidio. per esperienze indiretta, per fortuna, posso dirti che regolarmente in estate presentano problemi di pressurizzazione eccessiva e rotture, dovute all'eccessivo calore e irraggiamento.
quelli piani, che ho fatto montare a casa ia, ti consentono un'autonomia totale dalla caldaia da metà aprile ad ottobre ( quasi 7 mesi)poi comunque, anche nelle giornate più fredde la temperatura dell'acqua prodotta dai pannelli non è mai scesa sotto i 15/18°, con punte anche di 50° nelle giornate di sole.
al sud quindi direi pannelli piani.

dandaworld ha detto...

Bel post, caro Marco.
In effetti, non avendo ancora fatto l'acquisto me lo son chiesto anch'io diverse volte.
I due preventivi che abbiamo fatto fare ci hanno presentato i panelli piani. Anch'io ho pensato al miglior rendimento dei pannelli a tubo, però ho anche pensato a quello che fai tu per coprirli.
Noi non avremmo una così agevole accessibilità al tetto, quindi diventa tutto più complicato.
E comunque ho visto coprire anche in Puglia i pannelli tubolari, d'estate. Mi sa che nelle zone molto soleggiate non sono proprio ideali!
Boh... però sul liquido antigelo hai perfettamente ragione!

Marco *Consumo Meno* ha detto...

Ciao DAnda e Luxus e grazie per i vostri commenti. In effetti ritengo già la nostra zona (Varese) di "confine" ... confine vero perchè siam a due passi dalla svizzera, ma neanche così tanto a nord con i suoi freddi polari. Effettivamente gli inverni sono rigidi e il sole non è molto, ma l'estate è calda come dalle altre parti (siam a 300 mt dal mare.... non 3000). Ognuno deve farsi i propri calcoli, capire se l'accesso al tetto è comodo se per una volta d'estate deve coprirli (attenzione: solo se sto via più di 3 o 4 giorni... e solo in luglio e agosto), e poi farsi la sua scelta. Difficile consigliare uno o l'altro.

MaxT ha detto...

Ciao Marco, la domanda è più complicata del previsto. Purtroppo non ho esperienze dirette e non saprei davvero cosa consigliare. Tuttavia leggiucchiando qua e là ho visto che per limitare le temperature di quelli sottovuoto, oltre a coprirli parzialmente durante i periodi estivi, si può inclinarli maggiormente in modo che d'inverno, quando il sole è più basso diventino più efficienti. Comunque, quelli a vaso d'espansione chiuso dovrebbero disporre di valvole di sicurezza per evitare esplosioni mentre quelli a vaso d'espansione aperto non dovrebbero dare problemi.
Poi, ovviamente, c'è il problema dei costi...
Davvero non saprei! e visto che non sono stato utile a nessuno approfitto per mandare un salutone a tutti.
Ciao Max

markogts ha detto...

Penso che molto dipenda dalla latitudine e dalla minima temperatura invernale. A spanne, che per tutto quello che è a nord di Roma vadano bene i sottovuoto. Con un buon impianto coi pannelli sottovuoto e riscaldamento a pavimento puoi limitare anche le spese del riscaldamento, oltre a quelle per l'acqua sanitaria. Comunque la risposta può anche essere più precisa: posto che ci deve essere una sicurezza totale contro il surriscaldamento, si prendono poi i vari tipi di pannello, il loro costo di installazione, si stimano i risparmi ottenibili in funzione del tipo di fonte energetica che si sta usando (gas pellet ecc) e si può arrivare ad una conclusione più precisa. Ora non ho questi dati sottomano e non posso cercarli, ma se qualcuno me li passa, posso imbastire un ragionamento/foglio di calcolo.

Gioia ha detto...

secondo me è un argomento troppo complesso da trattare così, perché ogni tecnologia è più o meno efficiente in relazione al contesto in cui si utilizza.. per dirne una: i sistemi di riscaldamento a bassa temperatura sono PERFETTI se in case usate tutti i giorni, e massimamente efficienti se le strutture sono ad alta inerzia termica, invece sono insensati per la casetta del week end, specie se con pareti sottili per quanto ben isolate.
lo stesso per la scelta delle tecnolgoie solari. ci son diversi parametri da considerare
comunque, su TUTTTTTTTI questi argomenti, se volete un manuale completissimo e davvero chiaro da capire, di qualunque cosa si parli, vi consiglio questo, è davvero prezioso:
http://www.macrolibrarsi.it/libri/__verdeaureo_architettura.php

Sorriso ha detto...

Ciao,
nel mio ultimo post sostengo le tue iniziative ;)
a presto, un Sorriso...

Marco *Consumo Meno* ha detto...

grazie a tutti per i commenti.. capisco che il discorso non può essere analizzato nell'iperspecifico, ma almeno abbiamo qualche indicazione in più per fare la scelta. Grazie Marko, Max (ma ciaooo) e gioia.
Sorriso.. grazie mille! ho letto il post, ti ringrazio molto! ti rispondo qui perchè ho visto che da te non è possibile inserire commenti. Un abbraccio e ... e un sorriso!!

Sorriso ha detto...

Ciao Consumo meno,
nel mio blog i commenti possono essere inseriti ma solo se si entra nel post (non è scelta mia). Il mio è l'unico blog in cui i commenti sulla homepage non funzionano e non so come ovviare questo disguido... ahimé!!!!
Sorrisi...

Victoria ha detto...

GES

lella ha detto...

ciao Marco
un salutone ed un sincero augurio per una serena e felice Pasqua.
a presto
Lella

Adesivi pareti ha detto...

Bel post, caro Marco.
In effetti, non avendo ancora fatto l'acquisto me lo son chiesto anch'io diverse volte.

chat ha detto...

I due preventivi che abbiamo fatto fare ci hanno presentato i panelli piani

trucos facebook ha detto...

si prendono poi i vari tipi di pannello, il loro costo di installazione, si stimano i risparmi ottenibili in funzione del tipo di fonte energetica che si sta usando (gas pellet ecc) e si può arrivare ad una conclusione più precisa. Ora non ho questi dati sottomano e non posso cercarli, ma se qualcuno me li passa, posso imbastire un ragionamento/foglio di calcolo.

Anonimo ha detto...

personalmente ho installato quelli piani in provincia di viterbo e mi trovo benissimo.
li ho acquistati a roma, consiglio questa azienda ...consiglio a tutti

Pannelli solari termici

Il sito è: www.besolar.it

james smith ha detto...

Hi, I agree with you. Really this blog is very informative.



sottovuoto economico

Tiziano ha detto...

Complimenti per il contributo dato da tutti.
Abito vicino a Torino e sto valutando per l'impianto di solare termico che vorrei installare se preferire i pannelli piani a quelli sottovuoto.
La differenza di costo dell'impianto è di circa il 25-30% in più.
Il problema mi sembra di capire al di là del costo è il periodo estivo dove i pannelli sottovuoto sono più a rischio scoppio di quelli piani.
A meno che vengano coperti...ma chi sale sul tetto?

Anonimo ha detto...

I collettori tubi sottovuoto rendono molto più rispetto altri.
I miei 27 tubi lunghi 190cm immergas sono stati per circa 7 ore sotto il sole di giugno senza energia elettrica causa lavori enel,finiti i lavori la temperatura della sonda collettori era di 180°C.
Non è successo nulla rendono ancora come nuovi,
i problemi si anno quando sono installati risparmiando senza tutte le sicurezze
saluti michele

Andrea ha detto...

Io ho avuto buone esperienze con i collettori piani. Qui a Campobasso ho trovato un'azienda (www.energytime.it) che mi ha installato un sistema di marca Pleion (per me una valeva l'altra) a circolazione forzata con pannelli piani. Mi sembra che fino ad ora si stia comportando molto bene, ho notato che, anche in assenza di sole, la resa termica sia buona, la temperatura non scende sotto i 16°. Non so se con i collettori sottovuoto era meglio, ma la differenza i prezzo era notevole (piu' di 800 euro per un sistema da 200 Lt)

Lorenzo ha detto...

Salve a tutti,
ho letto tutti i vostri commenti e noto che ognuno è soddisfatto delle proprie scelte.
Dall'ultimo post ad oggi sono passati vari anni e anche la tecnologia è migliorata e i prezzi si sono abbassati, almeno per i pannelli a tubo sottovuoto, da quel che si può vedere su internet.
Io sono orientato ad acquistare dei pannelli a tubo sottovuoto per la sola produzione di ACS. Abitando ad Ardea, poco a sud di Roma, forse questi pannelli sono eccessivi ma cerco info su quale utilizzare tra Heat-pipe o a circolazione naturale(circolazione per moto convettivo) e quali sono gli eventuali inconvenienti.
Abitando in un condominio con facilita di accesso al tetto posso installare una serranda per coprirli e risolvere il problema di sovratemperatura utilizzando un motore avvolgibile per serrante. Il tutto si può far controllare in automatico dalla centralina che superata una certa temperatura attivi un relè che a sua volta attiva il motore e il pannello viene coperto; quando la temperatura nel pannello scende al di sotto di detta temperatura il relè viene disattivato in modo da consentire al motore di avvolgere la serranda ed il pannello torni di nuovo ad essere irradiato dal Sole.

Un grazie a tutti, i vostri commenti sono stati molto interessanti, attendo vostre risposte e consigli,
Saluti
Lorenzo

Imbottite di bambagia di seta pura La migliore coperta possibile